Confraternita del S. Rosario

Confraternite Cisternino
Confraternita del S. Rosario

Attuale sede di questa Confraternita è la chiesa di San Cataldo, nel borgo.

Il giorno 26 febbraio 1765 passò a miglior vita Don Donato Antonio Angrisani, e nello stesso giorno si fece apertura del suo testamento, nel quale si trovò di aver lasciato tutti i suoi beni mobili ed immobili al Reverendissimo Capitolo di Cisternino, onde questo fondasse, col consenso del vescovo e ordinario, una piccola parrocchia nel borgo di questa città.

Con un lascito così ricco e una disposizione così precisa si iniziò subito, nel 1765, la progettazione della chiesa di San Cataldo. In un primo momento si pensò di costruire la chiesa al posto della chiesetta di San Croce, fuori le mura, allora esistente verso la Porta Piccola o Porta di Santa Maria, ma, dopo molte discussioni si decise di costruirla nel borgo, su di un suolo di vecchie case vendute al Capitolo.

L’opera costò 1003 ducati, e infatti con un acconto di 200 ducati i lavori iniziarono. Si giunge al 1778, quando Palmieri, appaltatore dell’opera, dichiara bancarotta, pur avendo ricevuto quasi tutto il denaro pattuito e si rende irreperibile. Nel 1780 si corre a Monopoli per dare cammino all’esecutoria della regna corte di Cisternino contro Palmieri. Dopo invani tentativi di rintracciare Palmieri venne dato mandato di ultimare la Chiesa ad alcuni maestri di Ostuni, i quali terminarono i lavori il 13/12/1783.

La bella chiesa di San Cataldo fu aperta al culto il 21 novembre 1788, e, ad eliminare i debiti contratti, si dovettero vendere alcuni locali nella strada dei Mulini vecchi, già proprietà degli Angrisani.

Testi a cura del sacerdote Saverio Ostuni.

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La parola del Papa

Voi, Confratelli, prendete opportune iniziative per assicurare la formazione non solo religiosa, ma anche pastorale ed ecclesiale dei vostri Soci, perchè diventino protagonisti attivi dell'azione di Evangelizzazione della Chiesa

— Giovanni Paolo II (Giubileo 1984)